Materiale in armoniosa espansione tra quelle imprese edilizie attente alla costruzione di edifici rinomati per confort abitativo, l’Ytong è un calcestruzzo aereo autoclavato dalle interessanti caratteristiche tecniche, nato negli Anni ’30 del secolo scorso in Svezia. Il nome per cui è conosciuto è in realtà quello di una delle principali aziende che lo producono.

Cinque gli elementi di cui si compone: acqua sabbia, cemento, polvere di alluminio e calce.

Ma quali sono le peculiarità che ne fanno una soluzione sempre più richiesta sia per la costruzione dell’involucro dell’edificio che per divisori interni e fino alle aree del soffitto e del tetto?

Nato dall’intuizione dell’architetto J. A. Eriksson, il quale era alla ricerca di un materiale lavorabile e solido come il legno ma che fosse anche incombustibile, questo particolare calcestruzzo cellulare assicura una veloce posa in opera unitamente a lodevoli qualità termiche.

Solitamente viene commercializzato in blocchi di varie dimensioni in base alla necessità specifica; ogni blocco vanta però le medesime qualità e cioè spiccata leggerezza (la quale si traduce in una lavorabilità superiore al tradizionale laterizio), ottime performance nell’ambito dell’isolamento termico e rapidità durante la messa in posa.

Quest’ultima caratteristica snellisce i tempi di lavorazione nel cantiere, a patto che l’Ytong sia maneggiato da professionisti che lo conoscano approfonditamente. C’è di più. Grazie alle sue qualità meccaniche e termiche tale calcestruzzo cellulare è consigliabile anche per la costruzione di edifici in muratura portante, scongiurando così alcune tipologie di lavorazione assai costose. 

Impiegati per le zone di tetto e soffitto i blocchi Ytong danno origine a “tetti pieni” (sia per tetti a falda che piani), che concedono vantaggi di vario tipo. In primis un confort abitativo superiore nel loft, se paragonato alla normali strutture in legno coibentate; migliorano anche le capacità antincendio, l’isolamento acustico e ovviamente quello termico, con un conseguente risparmio energetico.

Scegliere un calcestruzzo cellulare è insomma una scelta ecosostenibile capace di far risparmiare, in ultima analisi, sulle tempistiche di costruzione e su alcuni specifici costi costruttivi.